Prendere il volo - Giornalino di Maggio

06 Jun 2022
Direzione
Prendere il volo - Giornalino di Maggio

Il mese di maggio lo sappiamo bene ci fa già pregustare unpo’ di estate: vuoi per le temperature, vuoi per le giornate che si allungano, vuoi perché arriva la botta di stanchezza di tutto l’anno che ti porti dietro eti sembra normale fare un pensiero alle ferie, al risposo. Ad uno stacco! E se ci guardiamo indietro subito rispondiamo come il tempo sia volato…sembrava ieri Natale! 

Nella tradizione salesiana l’estate per don Bosco era il momento in cui i ragazzi rischiavano di fare dei passi indietro più che avanti nel loro cammino spirituale ed umano: troppe le distrazioni o le compagnie che potevano portarli lontano dai suoi insegnamenti e tutto il tempo speso per loro in un attimo diventava sprecato. Ecco che così sente la necessità di dare loro dei consigli per vivere bene questo momento. Un filo conduttore nelle esortazioni di Don Bosco era l’attenzione al tempo – con il pericolo di perderne tanto in cose che di poco conto e dimenticare le cose fondamentali. 

Oggi il rapporto che abbiamo con il tempo è sicuramente complesso poiché ci portiamo addosso continuamente strumenti che lo misurano, ce lo ricordano, ci sollecitano a misurarlo e incasellarlo. Lo sappiamo bene come il tempo da opportunità si trasformi in altro: quantità batte qualità! Ma il tempo per noi? Quanto tempo dedichiamo alle singole cose della nostra vitache sommate rappresentano molto? 

Una statistica banale ci ricorda che passiamo (o passeremo) almeno 25 anni della nostra vita a dormire, 9 anni e mezzo a mangiare e così via. Mi ha sempre colpito una frase che mi disse un salesiano una volta: “nell’arco di una giornata ci sono 96 quarti d’ora (24 ore diviso 15 minuti). Possibile che non riusciamo a trovarne uno per Dio nell’arco della nostra giornata? Rappresentasolo l’1% della nostra vita!?”. 

Ecco che il tempo diventa una grande opportunità e una grande possibilità per dare qualità alla nostra giornata a chiederci cosa faree come fare e perché fare qualcosa. Evitando il pericolo della noia ma anche del girare a vuoto. Se facessimo un grafico della nostra giornata come lo riempiremmo? Cosa davvero conta? Cosa è sproporzionato? Spazio per le relazioni vere o fittizie? 

Don Bosco ci insegna che il tempo è il luogo della vita, l’ogni giorno è terreno del nostro cammino di crescita, ogni occasione è buona per lasciare il segno e dove ogni situazione, ogni momento irripetibile può lasciare un segno in noi. 

Il tempo – estate compresa - allora è un consiglio: 

La cattiva notizia è che il tempo vola. La buona notizia è che sei il pilota. (Michael Althsuler)

don Paolo de Cillia - Direttore